Al concerto
Camminando a fine giugno nella zona del mio quartiere Don Bosco, noto una locandina
appesa ad un negozio che mi attira l'attenzione. Si trattava di un concerto di
mandolini ormai famoso in città e per cui decido di non mancare allo spettacolo,
in quanto sono amante di tutta la musica in genere. Questo interesse mi è
stato tramandato in parte da mia madre che da giovane suonava il pianoforte ed
aveva anche un mandolino che noi figli, da bambini, strimpellavamo per gioco come
se fosse una chitarra.
La sera prevista, il tempo incerto non promette sicurezza di ascolto nel cortile
della Chiesa per cui il tutto si trasferisce nel vicino teatro parrocchiale. Nell'attesa,
tra il via vai e gli accordi dei suonatori, m'inserisco con la mia curiosità
a chiedere maggiori notizie da alcuni musicisti disponibili al dialogo.
Il Circolo Mandolinistico "EUTERPE" prende il nome da una antica dea
greca della musica e si forma a Bolzano circa 50 anni fa, per cui il prossimo anno
ci sarà questa importante ricorrenza di anniversario con maggiore pubblicità
e manifestazioni. È diretto attualmente dal maestro cav. Vincenzo Talarico
ed è formato da una ventina di suonatori di varie età. Gli strumenti
sono per la maggior parte mandolini con l'inserimento di alcune chitarre per la
parte dei bassi nell'accompagnamento musicale. Il mandolino si chiama "strumento
a plettro" per la minuscola penna di tartaruga che serve a far vibrare meglio
le corde dello strumento. Il mandolino più usato è chiamato classico
di forma ovale, ha otto corde con una cassa di risonanza profonda ma ci sono anche
di forma più appiattita e naturalmente graduati di misura. Questo è
di origine molto antica e proviene originariamente dalla Turchia da dove si è
diffuso nel mondo con variazioni di forma e di nome.
Anche nelle famose pitture antiche vediamo spesso riprodotti questi strumenti per
madrigali rinascimentali in scenette laiche oppure in esaltazione sublime in quelle
religiose. La musicalità che produce è assai gradita all'ascolto
ed in Italia il più famoso è il mandolino napoletano, immortalato
da indimenticabili canzoni che hanno girato il mondo.
Nell'800 è stato valorizzato nel Trentino dal maestro Giacomo Sartori che
scrisse appositamente per questo strumento numerosissime partiture che il presente
gruppo EUTERPE annovera spesso nei suoi programmi e propone con molta bravura.
Varie ed attraenti sono le composizioni suonate che spaziano dalle antiche e rilassanti
serenate o barcarole, ai coinvolgenti valzer viennesi e non, ai suoni tipicamente
orientali, classici o bandistici, fino alle sopraccitate canzoni italiane che tutti
abbiamo nel cuore e che ci risvegliano sempre sensazioni e sentimenti benefici.
Dunque a concerto finito, non rimane che ringraziare con calorosi applausi a questo
bell'incontro comunicativo, affinché continui sempre nel tempo a rinnovare
in tutti noi ascoltatori, emozioni importanti. Questo per ricreare lo spirito interiore
di ciascuno, bisognoso in questo mondo stressato, di ricarica interiore benefica.
Di nuovo, un grazie sentito per tutti!
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